| Inizio dicembre: ora di fare l'abbonamento del treno. Vado in stazione e trovo il bigliettaio buono, l'unico che dei tre o quattro che girano si comporta civilmente e mette la testa in quello che fa. Il quale mi fa sapere che si può fare l'abbonamento combinato treno e mezzi pubblici, con un risparmio attorno ai 270 euro. Mi spiega che devo andare negli uffici di Trenord a Garibaldi, fare la tessera ioviaggio, e poi posso fare l'abbonamento. Quindi vado e stranamente mi fanno subito la tessera.
11 dicembre: con la mia tessera e confidando nelle indicazioni del giannizzero di buona volontà, vado ad abbonarmi in stazione ad Arona. Trovo un altro tizio, che non fa una piega, mi ricorda "no cambio no rimborso", prende la mia tessera, e me la restituisce insieme ad un abbonamento cartaceo classico. Vado a Milano, scendo in metro ma il tornello non si apre. Mi faccio aprire dal custode e amen. La sera torno negli uffici di trenord, e mi dicono che le stazioni non trenord possono vendere gli abbonamenti non trenord ma non hanno il lettore di tessere per cui fanno solo il cartaceo. Mi dicono di tornare gli ultimi giorni del mese o lì o in qualsiasi stazione trenord ("va bene anche Gallarate o Sesto") per farmelo caricare.
E arriviamo ad oggi. Calcolando che l'ultimo treno MI->casa del mattino parte da Garibaldi alle 9 parto col 7.14 e vado a Gallarate, visto che non risulta più esistere biglietteria a Sesto. Mi metto in coda, il bigliettaio serve i due che avevo davanti, arrivo io e se ne va in bagno. Intanto un VA->MI arriva e riparte. Il tizio torna e mi dice di non poter far niente. Vado per prendere il treno per Milano, e ce ne sono due quasi contemporanei: un Luino, regionale, 2 fermate, in orario; e il Domodossola, regionale, due fermate, 10' di ritardo. Prendo il Luino ma fanno passare l'altro, che fa qualche fermata extra per guardare le nuvole, e arrivo a Garibaldi alle 9 meno 10.
Continuo a sperare e corro. Arrivo lì, faccio quello che devo, corro per prendere il 9, ma malgrado la partenza effettiva alle 9,05, lo manco. Se avessi preso il VA->MI che mi era passato sotto il naso, ce l'avrei fatta. Prossimo treno per tornare, dopo le 11. Ed ecco il doppio effetto farfalla: due minuti di attesa e una pisciata a Gallarate si sono trasformati in due ore buttate e un diluvio di imprecazioni a Milano.
Per completare il quadro aggiungo che poi me ne sono andato in giro, ho trovato una chiesa, sono entrato e cosa c'era? Un funerale.
Scusate lo sfogo.
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